Gualtieri - Museo Antonio Ligabue


A PALAZZO BENTIVOGLIO SONO VISITABILI  MUSEO PERMANENTE ANTONIO LIGABUE
E DONAZIONE TIRELLI 
PER INFO SU GIORNI E ORARI DI APERTURA TEL 0522 221869


NUOVO MUSEO DOCUMENTARIO A. LIGABUE - Sala Giove - Sala Eneide

                                                                                                                         
DONAZIONE UMBERTO TIRELLI - Sala Icaro - 
Dal 1992 la Sala di Icaro ospita in esposizione permanente la donazione Umberto Tirelli, che il grande sarto teatrale, nato nel 1928 a Gualtieri e morto a Roma nel 1990, ha voluto lasciare al suo paese natale. La donazione di Gualtieri comprende il "suo" museo privato: una significativa raccolta di disegni e di oli acquisiti o donati da amici, talvolta con personale dedica, il cui valore è oltre che artistico anche di carattere affettivo e due splendidi esemplari della sua produzione sartoriale.

 

 
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MUSEO PERMANENTE ANTONIO LIGABUE  E  MOSTRA "UMBERTO TIRELLI, RITORONO A GUALTIERI"
15 settembre / 25 novembre 2018

PALAZZO BENTIVOGLIO 
 
GIORNI E ORARI DI APERTURA
Aperto sabato, domenica e festivi 
dalle ore 10.00 alle 19.00 orario continuato  
Per gruppi di min 12 pax su prenotazione anche negli altri giorni

TARIFFE
Intero Euro 10,00
Ridotto Euro 8,00 
Under 25 anni Euro 8,00
Under 14 anni Euro 5,00
Studenti in gruppo classe Euro 2,00

Gratuità:
0-5 anni
Accompagnatore di persona diversamente abile

 
VISITA GUIDATA
Gruppi min 12 - max  25   persone Euro 30,00 + biglietto ridotto entrata
Gruppi classe Euro 15,00
Le visite guidate vanno prenotate con anticipo di almeno 7 giorni telefonando al n. 0522-221869 / 221853

 
Lo Staff
Responsabile Servizio Cultura: Nadia Mondadori
0522 221829
n.mondadori@comune.gualtieri.re.it
p.vergnani@comune.gualtieri.re.it

sito:    www.fondazionemuseoligabue.it

 
Cenni biografici
Antonio Ligabue
Nato a Zurigo nel 1899 da emigranti italiani, venne registrato con il nome di Antonio e con il cognome Costa della madre non sposata. Bonfiglio Laccabue, nato a Gualtieri ed emigrato in Svizzera, gli darà in seguito il cognome sposando la madre nel 1901 e rendendolo così cittadino di Gualtieri. A nove mesi viene affidato a una famiglia della Svizzera tedesca; dopo le elementari viene mandato in un collegio per handicappati, dove si distingue per ottime capacità nel disegno e pessima condotta: viene espulso dopo due anni.
Conduce una vita da girovago, facendo il contadino fino al 1917, quando viene internato in una clinica psichiatrica. Due anni dopo, espulso dalla Svizzera per denuncia della matrigna, viene inviato a Gualtieri, comune d'origine del padre naturale, dove lavora come "giornaliero", vivendo isolato come un selvaggio nei boschi e nelle golene del Po grazie alla carità dei compaesani e agli aiuti finanziari della matrigna.
Nuovamente internato nel 1940, l'anno successivo lo scultore Andrea Mozzali gli permette di uscire assumendosene la responsabilità e ospitandolo nella propria casa a Guastalla. Nel 1945 è nuovamente internato per aver colpito un soldato tedesco con una bottiglia.
Nel ricovero di mendicità di Gualtieri dipinge e le sue opere suscitano l'interesse di critici, galleristi e curiosi. Vince alcuni premi, vende alcuni quadri e su di lui si girano alcuni documentari.
Nel 1961 tiene una mostra personale a Roma e l'anno seguente un'antologica a Guastalla. Colpito da una paralisi che lo immobilizza a letto per gli ultimi due anni di vita, nel 1965 muore nel ricovero di Gualtieri. Una vita fatta di spostamenti forzati, di reclusioni e fughe, in perenne ricerca di una libertà, lo aveva condotto all'isolamento e alla solitudine. In Ligabue l'arte si dà come unico riscatto dal dolore della vita.

Umberto Tirelli
Umberto Tirelli, vissuto in una famiglia di commercianti di prodotti agricoli di tradizioni socialiste, lascia ben presto Gualtieri per una peregrinazione attraverso Venezia, Firenze, Roma e Milano, città che, allargando il suo orizzonte culturale, approfondiscono l'amore per il teatro e l'interesse per la moda.
Alla fine degli anni Quaranta entra nella sartoria teatrale Finzi. E' in seguito a Roma dove svolge la professione di sarto teatrale alla SAFA delle sorelle Maggioni.
Nel 1964 infine apre un proprio atelier, presto famoso, punto di riferimento per i più importanti registi dei decenni a venire: Visconti, Strehler, Edoardo De Filippo, Fellini, De Lullo, Bertolucci, Truffaut, Anghelopulos, Pasolini, Forman, Romolo Valli, Zurlini, Bolognini, Pizzi, Cavani, Zeffirelli.
Museo documentario e Centro Studi Antonio Ligabue
Collocato all'interno della Sala di Giove al primo piano del cinquecentesco Palazzo Bentivoglio, il Museo presenta tra le opere più pregevoli, un autoritratto dell'artista, di proprietà dell'Amministrazione Comunale e un olio su compensato dal titolo Gorilla, di proprietà della Casa di Riposo di Gualtieri. Raccoglie inoltre alcune acqueforti, punte secche e tre bronzi: Cinghiale, Autoritratto e Animali in lotta.
All'interno della Sala sono in visione al pubblico tutti i documenti librari e audiovisivi raccolti sull'artista.

Donazione Umberto Tirelli
La raccolta è composta da una cinquantina di opere, quasi tutte datate fra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta del Novecento, di notevole valore (matita su carta, oli su tela, tempera su carta, pastelli su carta e tela, chine su carta, litografie e acquerelli).
Tra gli autori spiccano opere di artisti quali Renato Guttuso, Giorgio De Chirico, Balthus, Manzù, Marino Mazzacurati, Mino Maccari, Fabrizio Clerici, Bice Brichetto.
Inoltre due splendidi esemplari della sua produzione sartoriale:
- il costume e mantello disegnato da Pier Luigi Pizzi per l'Enrico IV di Pirandello, interpretato da Romolo Valli per la regia di Giorgio De Lullo; - il costume disegnato da Piero Tosi e indossato da Romy Schneider per il film Ludwig di Luchino Visconti, visibili all'interno della Sala di Icaro insieme alla raccolta di disegni e olii facenti parte del "museo privato" di Tirelli donato al Comune di Gualtieri.

DAL 15 SETTEMBRE AL 25 NOVEMBRE MOSTRA "UMBERTO TIRELLI, RITORNO A GUALTIERI"
Antonio Ligabue
Comune di Gualtieri, 1995 (prima edizione 1975), pagg. 220, tavole a colori e in bianco e nero.

Antonio Ligabue. Espressionista tragico
Edizioni Skira, 2005, pagg. 278, tavole a colori e in bianco e nero.

Antonio Ligabue La tigre sull’argine del Po
di Luca Soliani 2005 pagg 94, tavole a colori

Donazione Umberto Tirelli
Comune di Gualtieri, 1992

Gualtieri. La città nuova dei Bentivoglio
Edizioni Diabasis, 2001, pagg.188.

Visconti e il suo lavoro
Electa, 1983, pagg. 71

Il primitivismo candido di Bruno Rovesti, 1907-1987
Comune di Gualtieri, 1997

Ligabue Gualtieri, Il ritorno
Comune di Gualtieri e Fondazione Museo Antonio Ligabue, 2015

L'Ossessione dello sguardo. Zavattini incontra Ligabue
- 2017 - 

Umberto Tirelli, ritorno a Gualtieri
15 settembre - 25 novembre 2018
Corsiero Editore