Novellara - Museo Civico Gonzaga


Il Museo Gonzaga che si trova a all'interno della Rocca di Novellara, è un museo civico a realtà territoriale che conserva memorie storico-artistiche, legate soprattutto alla presenza della famiglia Gonzaga.

La sua origine si accomuna con la presenza in Rocca, dalla seconda metà del XVIII sec., della sede comunale, ma è solo verso il 1940 che il Museo viene istituzionalizzato per volontà del podestà Giuseppe Lombardini. Il percorso espositivo viene allora collocato nelle stanze dell'appartamento nobile a settentrione, le più importanti per la presenza di fregi parietali, soffitti a cassettoni decorati, camini in marmo di Verona.

Per merito del novellarese Aldo Cerlini il Museo viene poi riordinato e nel 1941 le opere vengono schedate dalla Soprintendenza di Modena. Tra gli anni '50 e '60 ci sarà poi un rinnovato interesse per la storia di Novellara e non mancheranno interventi di restauro dei locali che porteranno alla scoperta di fregi affrescati così come tra il '75 e il '76 verranno restaurati numerosi dipinti con finanziamenti regionali. Negli stessi anni il patrimonio si accresce con il deposito degli affreschi romanico bizantini del 1280, di proprietà della Curia Vescovile, che erano nell'abside della Chiesa di San Giovanni della Fossa, una frazione di Novellara.
Un'altro deposito che in seguito qualificherà notevolmente le raccolte sarà quello del 1987 quando, dopo la mostra di Lelio Orsi a Reggio Emilia, verranno depositati presso il Museo, dalla Soprintendenza di Modena, gli affreschi di Lelio Orsi, strappati nel 1845, che componevano lo splendido ciclo dipinto per il Casino di Sopra, una residenza gonzaghesca.

In questi ultimi anni le raccolte si sono poi incrementate e qualificate ulteriormente con l'acquisizione di opere di grande pregio artistico:
  • un vaso istoriato della collezione della Farmacia dei Gesuiti
  • un dipinto di Lelio Orsi raffigurante un' "Annunciazione"
  • un prezioso arazzo, datato 1554, acquistato ad un'asta nel 2003.
Il museo attuale, riallestito dopo il terremoto del 1996 su progetto dell'architetto Cesare Mari è stato inaugurato nel 2006.
  • Orario
  • Informazioni
  • Evidenza
  • Mediagallery
Orari di apertura
Domenica: 10.00 -12.30 e 15.00 -18.30.
Agosto chiuso
Lo Staff
Assessore alla Cultura: Paolo Santachiara
Responsabile Servizio Musei: Dott.ssa Elena Ghidini

Orari di apertura
Domenica: 10.00 -12.30 e 15.00 -18.30.
Agosto chiuso

Servizi ai visitatori
  • Visite guidate su prenotazione per gruppi (min. 10 persone, tel: 0522655426 solo mattina). Costo della visita guidata € 4,00 - € 3.00 per over 65 anni.
  • Bookshop
  • Accesso disabili

Ingresso Gratuito
Il percorso museale si snoda nelle sale del cinquecentesco appartamento nobiliare al primo piano dell'ala nord della Rocca dei Gonzaga, dove diverse sale conservano soffitti a cassettoni decorati, fregi parietali, camini in marmo veronese. Nella prima sala sono esposti gli affreschi romanico - bizantini del 1280, di proprietà della Curia Vescovile, che decoravano l'abside della antica Chiesa di San Giovanni della Fossa e le monete romane della donazione Angiolino Sessi. Nelle sale seguenti si possono invece ammirare gli affreschi dipinti da Lelio Orsi nel 1558 per il Casino di Sopra, una residenza gonzaghesca in territorio novellarese. Si tratta, come scrive Angelo Mazza, "del pìù vasto e articolato progetto decorativo di Lelio Orsi, che qui espresse compiutamente la più avanzata cultura figurativa emiliana, aggiornata sui moderni esempi delle decorazioni romane...". Lelio Orsi fu pittore, disegnatore, architetto, urbanista, scenografo per più di quarant'anni alla corte dei Gonzaga. Gli affreschi del Casino di Sopra sono stati strappati nella metà dell'Ottocento e sono in deposito dalla Galleria Estense. Dello stesso artista è esposto anche un prezioso dipinto su tavola rappresentante un' "Annunciazione".
Un'altra opera particolarmente importante è l'arazzo di manifattura fiorentina commissionato da Alfonso I Gonzaga nel 1554 e acquistato ad un'asta dal Comune di Novellara nel 2003.
Tra gli altri materiali conservati vi sono una serie di ritratti dei Gonzaga di Novellara, un prezioso albero genealogico di un pittore mantovano, una mappa seicentesca del territorio, dipinti di scuola emiliana dei secoli XVI, XVII, XVIII, in gran parte provenienti dall'ex Convento dei Cappuccini, una serie di ritratti di personaggi novellaresi.
Di grande importanza la collezione dei vasi da Farmacia provenienti dal Convento dei Gesuiti di Novellara una delle raccolte più ricche e preziose esistenti.
Si tratta principalmente di una serie di vasi di maiolica riccamente decorati, albarelli, brocche, fiasche e boccioni di origine veneziana della fine del sec. XVI e di una serie di vasi lodigiani del 1740 istoriati con scene di carattere sacro e mitologico. I vasi, che provengono dalla farmacia attiva già dal 1572 sono di proprietà della Municipalità dal 1827.