I mestieri e le passioni
Se avete voglia di cambiare itinerario, rispetto a quelli del "turismo di massa", se avete coscienza dell'insieme architettonico e urbanistico, dei capolavori "minori", se apprezzate gli orizzonti lontani, la buona cucina e l'ospitalità delle genti padane vi consigliamo di abbandonare la strada maestra e di addentrarvi su percorsi, tra storia e ricordi, meno conosciuti ma non per questo meno suggestivi.
Novellara
L'itinerario che vi suggeriamo e che attraversa tre corti padane, parte da Novellara, città gonzaghesca. Vi consigliamo di visitarla la prima domenica del mese, quando il centro, con i suoi ampi portici è gremito di antiquari e ambulanti che sistemano qui i loro banchi e la Rocca è aperta alle visite. La Rocca è il monumento più importante, "a far scavare le fondamenta..." furono alla fine del 1300 i Gonzaga, un ramo della dinastia mantovana, e al suo interno si trovano il bellissimo teatro di corte ottocentesco, la sala dei vasi da farmacia dei Gesuiti (una delle collezioni più importanti in Italia) e si possono visitare sale affrescate con gusto rinascimentale. Se verrete nella seconda metà del 2006 potrete inoltre vedere, sempre all'interno della Rocca, anche il Museo Gonzaga dove sono conservate importanti testimonianze storico-artistiche.
Ma Novellara è anche il paese di Augusto Daolio dei "Nomadi". Il suo estro artistico, in questo caso non musicale ma pittorico, si può ammirare nella sala a lui intitolata sempre in Rocca.
Usciti dal castello potete dedicare poi un pò di tempo alla Chiesa Collegiata di Santo Stefano che si erge al centro della piazza e che era stata inizialmente progettata, come tante cose a Novellara, da Lelio Orsi, uno dei principali artisti del rinascimento padano, la cui tomba si trova proprio all'interno di tale Chiesa.
Correggio
Se prendete poi la provinciale che da Novellara va verso Carpi, troverete le indicazioni per Correggio, la seconda corte di questo itinerario. Come nella vicina Novellara, anche a Correggio i lunghi ed eleganti portici, vere e proprie strade coperte, vi accompagnano alla scoperta di un centro storico che ha conservato, per molti tratti intatto, il fascino del Rinascimento, l'epoca d'oro della signoria dei Da Correggio.
Il Palazzo dei Principi, alla cui corte porticata si accede attraverso il bellissimo portale marmoreo istoriato (unico nel suo genere in tutta la regione), ne rappresenta il simbolo. Nelle eleganti e raffinate stanze del piano nobile è allestito il Museo "Il Correggio" che documenta il clima artistico della piccola capitale tra XV e XIX secolo (opere di Mantenga, Correggio, Madonnina, Galanino, Preti, Donnini, Malatesta, Asioli ed altri autori della scuola emiliana, nonché la celeberrima collezione di arazzi fiamminghi del XVI secolo ).
Uscendo dal Palazzo, almeno altri due monumenti sollecitano il visitatore ad una visita: la cinquecentesca Basilica dei Santi Quirino e Michele e l'ottocentesco Teatro Comunale "Bonifazio Asioli", dedicato all'insigne musicista correggese del XIX secolo.
San Martino in Rio
Uscendo dal centro storico, prendendo la direzione per Carpi seguiamo le indicazioni stradali per la terza ed ultima tappa di questo nostro breve itinerario: San Martino in Rio.
Al centro del paese, piccola capitale di una signoria estense, la mole della Rocca vi sorprenderà. L'edificio, realizzato tra l'XI ed il XVIII secolo, è un esempio di fortezza e residenza signorile tra i più complessi ed interessanti dell'Emilia.
Oltrepassando l'ampio portale d'ingresso noterete la pregevole cappella trecentesca di San Giovanni con lo stemma in arenaria dei Roberti da Tripoli e le fasce di terracotta del portale. All'interno conserva ancora l'abside e l'altare originale in marmo di Verona. Potrete proseguire visitando le sale del piano nobile dove affreschi del sec. XV, raffiguranti le "imprese" di casa d' Este, si alternano a grottesche rinascimentali e a sale rococò, valorizzate da recenti restauri.
L'edificio è in buona parte occupato dalla Biblioteca Comunale, dalla Pinacoteca "Uber Coppelli", e dal Museo dell'Agricoltura e del Mondo rurale, prezioso strumento per la comprensione della cultura locale. La visita all'interno della rocca sarà dunque varia e piacevole.
In prossimità della Rocca si trova la Chiesa Collegiata dei Santi Martino e Venerio di impianto manieristico e con facciata realizzata nel sec. XVII da Giuseppe Piermarini (1774).
All'interno sono conservate tele di Nicolò Paparazzi, Sante Veranda, Tiburzio Passerotti, paliotti in scagliola di Giovanni Pozzuoli e ricchi arredi liturgici.
A pochi passi dal centro si può visitare la Chiesa di San Carlo dei Cappuccini del 1616, con tele cinquecentesche del pittore Banci. Di particolare pregio il tabernacolo ligneo del sec. XVII, opera di Fra Fedele da Scandiano.
In paese è presente anche un Museo dell'auto, collezione privata visitabile che ospita, in un grande capannone, oltre quaranta automobili d'epoca ed esemplari di interesse storico, fra cui l'automobile della Regina Margherita.