La casa dei burattini di Otello sarzi


L'apertura della “Casa dei burattini di Otello Sarzi” rende possibile proseguire la sistemazione dell’archivio costituito da documenti cartacei, foto, video (materiali questi presto disponibili anche online), burattini e scene, nonché la valorizzazione di questi materiali ancora ricchi di potenzialità, di tracce di ricerca, di interpretazioni che si rinnovino continuamente nell'incontro con le differenti provocazioni della cultura contemporanea. 
 
Nel 2012 viene stipulata una convenzione tra la Fondazione Famiglia Sarzi, la Provincia di Reggio Emilia e l’Assessorato alle Scuole del Comune di Reggio Emilia 
per realizzare il progetto museale della “Casa dei burattini di Otello Sarzi” ed offrire al pubblico dei bambini percorsi didattici e ludici, e a giovani e adulti testimonianze, documenti, itinerari esplorati e da esplorare, provocazioni e suggestioni artistiche teatrali. Otello Sarzi ha lasciato in eredità alla comunità reggiana una ricchissima collezione di burattini e 
marionette, oggetti d'arte e invenzioni, frutto della sua inesauribile fantasia. Oltre al teatro sperimentale e a quello tradizionale, l’allestimento museale propone anche scene da spettacoli ispirati alle fiabe che hanno caratterizzato la produzione di Otello Sarzi e della sua famiglia. 
 
La vocazione del museo è costituire un luogo che illustri passato e presente, accompagni la proiezione nel futuro del glorioso teatro di figura e stimoli i visitatori di tutte le età a partecipare, sperimentare, interagire e ritornare. 
 
La Fondazione Famiglia Sarzi è oggi impegnata nella gestione di questo spazio espositivo che ospita anche un laboratorio didattico per bambini e adulti e nella creazione di eventi e progetti in continuità con il lavoro tracciato da Otello Sarzi. Il filo conduttore costituito dal percorso creativo di Otello è arricchito dalle testimonianze dei collaboratori e famigliari che hanno contribuito alla progettazione di esperienze e produzioni teatrali: tra questi Gigliola Sarzi Madidini, Mauro Sarzi Madidini, Rahul Bernardelli Sarzi, Mariano Dolci, Vito Minoia, Remo Melloni, Fulvio De Nigris, Isabelle Roth e tanti altri artisti, intellettuali, organizzatori e tecnici che con Otello hanno lavorato. 
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Orari di apertura:
Mercoledì pomeriggio: dalle 15.00 alle 19.00 
Sabato e domenica e festivi: 
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 
Ingresso: adulti 5.00 euro bambini 3.00 euro 
Aperto su prenotazione nelle altre giornate 
 
Visite per le scuole e per gruppi
Tutti i giorni su prenotazione 
visita guidata con animazione: costo €. 3.00 a pax. 
visita guidata con laboratorio: costo €. 5.00 a pax. 
Per l’apertura da giugno a settembre info sul sito 
LA FONDAZIONE FAMIGLIA SARZI
 
La Fondazione Famiglia Sarzi nasce nel 1996 a Bagnolo in Piano (RE), per volontà di Otello con l'obiettivo di “valorizzare l'opera artistica di Otello Sarzi Madidini, il 
patrimonio artistico di questi e dell'intera famiglia Sarzi Madidini, la divulgazione e difesa del patrimonio italiano della Commedia dell'Arte e dei burattini che ne sono eredi, del patrimonio artistico e teatrale in genere, nel passato e nel suo divenire storico”.
La Fondazione agisce in stretto rapporto con l'Istituto Cervi a testimonianza dell'impegno politico e sociale che durante la seconda guerra mondiale lega la Famiglia Sarzi Madidini alla lotta partigiana e alle vicende dei fratelli Cervi. 
Grazie ai contributi dell'Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Manodori di Reggio Emilia, la Fondazione Famiglia Sarzi ha potuto procedere in questi anni alla catalogazione e al restauro dei burattini e del materiale scenico che compone il suo prezioso patrimonio artistico, interventi che hanno permesso l'allestimento di mostre itineranti e piccole rassegne di teatro di figura. 
A seguito del contributo della Provincia di Reggio Emilia, i materiali di Otello Sarzi dispongono oggi di una nuova sede nel centro storico di Reggio Emilia. La Fondazione Famiglia Sarzi è riconosciuta dalla Regione Emilia-Romagna. I soci fondatori sono: Otello Sarzi Madidini, Mauro Sarzi Madidini, Gigliola Sarzi Madidini, Carlo Baldi, Alfonso Zirpoli, Giacomo Ferretti, il Comune di Bagnolo in Piano, CNA, e CGIL. 

 
LA CASA DEI BURATTINI di Otello Sarzi 
Via del Guazzatoio, 12b - Reggio Emilia (centro storico) 
Tel. 331 7098958 
Email: fondazionesarzi@gmail.com
Sito: www.fondazionefamigliasarzi.it

OTELLO SARZI 

Il maestro burattinaio Otello Sarzi (1922-2001), figlio e nipote d'arte (suo padre e suo nonno erano entrambi burattinai), profondo conoscitore, interprete e innovatore della tradizione, è stato nel contempo un incredibile creatore e sperimentatore di nuovi linguaggi. Dopo l’impegno antifascista, Otello 
si dedica a un teatro sociale improntato con forza e coerenza ai suoi ideali di pace e di solidarietà. 
Inizia il suo personale percorso artistico negli anni ’50 a Roma dove fonda il “Teatro Sperimentale dei Burattini e Marionette”. Affrontando testi di Brecht, Majakovskij, Borchert, Beckett e molti altri, è il primo in Italia ad adottare nuove forme e modalità di manipolazione delle figure animate, esplorando le potenzialità espressive di materiali eterogenei: lattice, gommapiuma, metallo e oggetti di recupero. 
Nel 1969 Renzo Bonazzi, Sindaco di Reggio Emilia, Giuseppe Gherpelli, assessore alla Cultura della Provincia di Reggio Emilia e Mario Benassi, Direttore del Teatro Municipale invitano Otello Sarzi e la sua compagnia (tra i quali il figlio Mauro e Mariano Dolci) a dar vita a una originale esperienza culturale e creativa nel territorio reggiano. Inizia così un intenso lavoro di sperimentazione nelle scuole elementari e in quelle comunali dell'infanzia coordinate da Loris Malaguzzi che successivamente darà vita al laboratorio di animazione permanente Gianni Rodari, diretto poi per 40 anni da Mariano Dolci. 
Durante la sua lunga carriera Otello effettua numerose tournée internazionali che lo portano con successo in Asia, in Africa, nel Nord e Sud America. Numerosi sono i riconoscimentinazionali e internazionali ricevuti. Otello non abbandona mai l'arte della sperimentazione e colleziona collaborazioni eccellenti, come quelle con il Piccolo Teatro di Milano per il quale produce nel 1980 il “Castello di Kafka” con le musiche originali di Giorgio Gaslini e con Giancarlo Cobelli con il quale lavora per la produzione della “Mavra” di Igor Stravinskij per il Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1985. Fino agli ultimi anni è sulla scena con i suoi spettacoli più rappresentativi. Ricordiamo nel 1994 la partecipazione al
Festival di Santarcangelo sotto la direzione di Leo de Bernardinis.
“ADOTTA UN BURATTINO A DISTANZA” 

Per info visitare la photogallery sul sito 
www.fondazionefamigliasarzi.it
tel. 339 4325998